“Ho pentimento nel cuore che non credo potrà mai andare via”. Torna a chiedere scusa Giovanni Vincenti, condannato in primo grado a trent’anni per la morte di tre vigili del fuoco nello scoppio di Quargnento. “Sono vicina col cuore alle famiglie dei ragazzi morti, la loro vita e la mia sono distrutte”, aggiunge la moglie, Antonella Patrucco. I due sono intervenuti telefonicamente al processo d’appello iniziato questa mattina in tribunale a Torino. Il processo è stato rinviato all’8 giugno, come chiesto dalle difese dei due imputati, che hanno proposto una condanna a 27 anni di carcere per tutti i reati di cui sono accusati i loro assistiti, già condannati in secondo grado a 4 anni per truffa all’assicurazione, crollo e lesioni in un altro procedimento, previa rinuncia al ricorso in Cassazione. In aula erano presenti alcuni parenti delle vittime. “Se il loro pentimento è sincero non lo devono chiedere a noi ma a Dio”, dice Maria Stella, mamma di Nino Candido, uno dei tre vigili del fuoco morti. “All’inizio faceva male la loro freddezza, il distacco, ascoltare oggi le loro parole è stata una forte emozione – conclude – Ora attendiamo con fiducia giustizia”.
fonte – https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2022/03/02/scoppio-quargnentoimputati-pentiti-nostra-vita-distrutta_d451dd4e-d91d-4db1-b5f7-a79e797054e5.html